
I Pirati tornano a suonare nella loro Cesena
“Venerdì 25 gennaio tornano dal vivo nella loro Cesena I Pirati. La band romagnola calcherà dalle ore 23 il palco del RETRO POP proponendo la collaudata miscela "beat-rock" tutta italiana. Chitarre taglienti come lame e coretti a 3 voci faranno rivivere la magica atmosfera sixties sulle orme dei "complessi" come i Corvi, i Giganti o i Rokes che hanno dato calore e fama al movimento Beat, creando una delle pagine più originali e travolgenti nella storia della musica italiana ...Pirati per davvero! Capitano Flint, Amelia la regina dei 7 mari, Fegato e Ulcera sono 4 ribaldi che suonano rigorosamente in costume ...Non puoi mancare!”
Un po’ di storia
I Pirati nascono nel 1992 sulle ceneri delle “Scorie” e dei “Rockerduck”, band psichedelica romagnola, la prima e rockabilly, la seconda, dei primi anni ottanta. I Pirati nascono quasi per scherzo, come la maggior parte delle cose belle della vita, con l’idea di ripercorrere in chiave originale le strade del beat-pop italiano della metà degli anni sessanta.
“...Ecco perché ci vestiamo da Pirati, per rispecchiare la pura tradizione di quegli anni, tutta italiana, di travestirsi coerentemente con l’immagine che il nome del gruppo evocava. Gli esempi sono tanti dai Corvi stessi, ai Ragazzi dai Capelli Verdi, i Cavernicoli …ecc.”
I Pirati attualmente sono: Matteo Gaggi (cap. Flint) chitarra e voce, Gianluca Pasini (Fegato) tamburi, Elena Barducci (Amelia) chitarra e voce, Marco Fabbri (Ulcera) basso.
“Il nome deriva dall’idea di travestirsi, travestirsi da Pirati ovviamente …e poi ci identificavamo parecchio in quel nome lì, per questo abbiamo pensato di tenerlo nonostante l’abuso che ormai se ne sta facendo un po’ qui un po’ là (vedi I Pirati dei caraibi e compagnia bella…)”.
Fin dal 1992 la storia dei Pirati si è caratterizzata per l’intensa attività concertistica, con all’attivo quasi 300 spettacoli sparsi nei locali e nei circoli “live” di gran parte d’Italia con qualche “capatina” all’estero. Oggi sono cambiate molte cose, qualcuno ha famiglia e bambini, l’attività “live” si è naturalmente ridotta, ma il gruppo cerca di mantenere fede alla missione originaria: portare lo spirito e la spontaneità beat per le vie del mondo.
Lo spettacolo che i Pirati propongono è fatto di pochi e semplici ingredienti …che del resto sono quelli che hanno confezionato la storia del rock & roll: chitarre taglienti come lame, coretti a 3 voci in puro stile swingin london, batteria sbidonata alla Keith Moon e basso sempre o quasi sopra le righe. La sfida è quella di correre lontano attraverso quello stile, aggiornandolo alle possibilità, ai linguaggi e ai sentimenti di questo tempo ...guai a rifugiarsi passivamente nell’antico.
“Non ci siamo mai posti il problema di cantare in una lingua differente da quella che parliamo tutti i giorni se non in qualche cover classica; non è stata una scelta quella di cantare in italiano ma la naturale continuità di chi ama la cultura italiana e vuole comunicare qualcosa nell’ambito di questa cultura.”
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