28 novembre 2012

Venerdi 14 dicembre SPAIN (Usa) live c/o Teatro Petrella Longiano




Retro Pop Live e Monogawa Back To Gawa sono onorati di presentare il live degli SPAIN (Usa)

opening act Fabrizio Cammarata

Venerdi 14 dicembre ore 21.30 al Teatro Petrella di Longiano.

prevendite in questi link:
http://biglietteria.artacom.it/biglietteria/cercaPostiPub.do;jsessionid=DEEF3489219A8105F908D837596452DA?idEvento=23432

http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg%5Bevento%5D&id_evento=988398

Gli Spain sono la band californiana fondata nel 1993 da Josh Haden, figlio del leggendario contrabbassista Charlie Haden. Inizialmente connessa al movimento slowcore degli anni '90, la formazione originale includeva Haden al basso e voce, Ken Boudakian alla chitarra, Merlo Podlewski alla chitarra ritmica, e Evan Hartzell alla batteria.
L'album di debutto, The Blue Moods Of Spain, fece diventare gli Spain una band di culto e li portò a suonare ovunque negli Stati Uniti, in Europa e Australia (anche di spalla ai Cocteau Twins durante l'ultimo leggendario tour negli States). A metà degli anni '90, molte canzoni di Blue Moods divennero colonna sonora di film e TV Shows. Un poster gigante di Blue Moods appare in un episodio di Beverly Hills 90210. I Red Hot Chili Peppers hanno coverizzato la canzone "Spiritual" in concerto, poi registrato anche da Johnny Cash, Charlie Haden e Pat Metheny per l'album vincitore del Grammy Award “Beyond The Missouri Sky”. Nel 1997 per Wim Wenders scrivono e eseguono la canzone Every Time I Try nel film End Of Violence.
Nel 1999 gli Spain scelgono l'isola svedese di Vaxholm per registrare il loro secondo album, She Haunts My Dream, che vede la partecipazione del pianista jazz svedese Esbjorn Svensson, il chitarrista dei Soundtrack Of Our Lives Bjorn Olsson e di Joey Waronker, già batterista di Beck e dei R.E.M.
Con Olsson, il nuovo chitarrista/tastierista Shon "Goldenboy" Sullivan (al posto di Kevin Boudakian), il batterista Will Hughes (Evan Hartzell abbandona la band nel 1996), e il chitarrista acustico Podlewski, gli Spain girano a lungo per promuovere l'album, suonando come head liner in importanti locali per tutta l'Europa. Una canzone dell'album, Our Love Is Gonna Live Forever, appare in un episodio della famosa serie Six Feet Under.
Nel 2000, la band, Olsson escluso, si trova a los Angeles per registrare il terzo album, I Believe. Poco prima della pubblicazione, Sullivan abbandona il gruppo per concentrarsi sul suo lavoro da solista, e Podlewski accetta l'invito di suonare il basso per la superstar del surf Jack Johnson. Haden anziché metter su immediatamente un'altra formazione, decide di prendersi una pausa e registra un album solista per la Dreamworks Records (successivamente pubblicato per la sua Diamond Soul Recordings).
Nel 2003 esce la compilation "Spirituals:The Best Of Spain".
Haden riforma gi Spain nel 2007 con il chitarrista Daniel Brummel (della band Ozma), il chitarrista/tastierista Randy Kirk e il batterista Matt Mayhall e inizia nuovamente ad esibirsi a L.A. Da allora gli Spain hanno condiviso il palco con artisti come Tindersticks e The Clientele e hanno suonato a due importanti festival - Tanned Tin 2007 in Spagna e nel 2011 al Filter Magazine's Culture Collide di Los Angeles.
Nel 2012 esce The Soul Of Spain, stesse meravigliose atmosfere dream pop vagaente lounge del primo album e gli stessi marchi di fabbrica Spain, la voce fumosa di Haden, gli arrangiamenti bizzarri e il vibe inconfondibile.

 Fabrizio Cammarata è un singer-songwriter di Palermo,Sicilia, che viaggia in giro per il mondo. La sua principale fonte di ispirazione è la città natale, ma nelle sue canzoni ci sono anche Cuba e l'Africa, Bob Dylan, Fabrizio De André, Ben Harper e Nick Drake. Si sente l'eco delle ninna nanne sudafricane di Miriam Makeba e di canzoni in cui un trés cubano è inaspettatamente in armonia con tabla indiane, percussioni ritmiche, basso elettrico e chitarra.
Il secondo album "Rooms" è stato accolto con ottimo successo dalla critica internazionale; pubblicato in Germania da Panmondial/GrooveAttack/RoughTrade, poco dopo in Italia da ViaAudio/Venus nel novembre 2011 e, infine, nel resto dell'Europa nella primavera 2012. L'album è stato registrato e mixato tra la Sicilia, New York, Portland Oregon e Tucson Arizona.  È stato prodotto da JD Foster (Calexico, Capossela, Marc Ribot, Richmond Fontaine) con le collaborazioni di Joey Burns dei Calexico e Jairo Zavala (Calexico, DePedro); masterizzato a Colonia

05 ottobre 2012

Mercoledi 31 ottobre ritorna Bitch Party c/o Barrumba Cervia: live Criminal Jokers + Cosmetic e a seguire super party di Halloween!

Mercoledi 31 ottobre 2012
Retro Pop – Queens  presentano
BITCH PARTY in Halloween c/o Barrumba a Pinarella di Cervia.

Dopo il successo primaverile - estivo ritorna il Bitch Party al Barrumba e lo fa in grande stile in occasione del party di Halloween di mercoledi 31 ottobre.
Sul palco del Barrumba saliranno i CRIMINAL JOKERS per presentare il loro nuovo album "Bestie" e i COSMETIC.
Subito dopo il live inizierà un tenebroso party di Halloween in cui fantasmi, streghe, spiritelli, zombies si impossesseranno di noi!
Venite travestiti!

live in collaborazione con Monogawa Back to Gawa
Special Thanks to CerviAmare 222-226



Ore 22 apertura porte
Ore 22.15 Cosmetic
Ore 23.15 Criminal Jokers
Ore 00.30 inizio Halloween Party

live in collaborazione con Monogawa Back to Gawa
Special Thanks to CerviAmare 222-226



Ore 22 apertura porte
Ore 22.30 inizio opening act
Ore 23.00 Criminal Jokers
Ore 00.30 inizio Halloween Party

Dj’s Piero Emme – Matteo Bocca - Ifter


Ingresso concerto 10 euro
Ingresso Bitch Halloween Party 10 euro con drink + short se entri in lista o se sei mascherato!

Bitch Party é una serie di eventi che si é ripetuto al Barrumba nel corso della primavera e estate 2012, l’unico club sopra la spiaggia e sotto le stelle!
Per info 339-2140806
Per info navette salvapatente 347-8978939
http://www.facebook.com/btchprty

CRIMINAL JOKERS:
Finalmente ci siamo, le gabbie stanno per essere aperte e le bestie sono pronte a uscire. Negli ultimi due anni i Criminal Jokers non si sono fermati un attimo: hanno suonato ovunque e spesso mettendosi al servizio di altri musicisti che li hanno aiutati a crescere e maturare (gli Zen Circus, Nada e Il Pan del Diavolo). Tornano ora, con un album che catalizza l’energia degli esordi e la trasforma in nervi.
toni di “Bestie” sono cupi, grevi, figli della crisi eppure lontani da qualsiasi accenno all’attualità. Parlano di noi, ma lo fanno guardandosi dentro.
Figli biologici del punk rock e dell’indie americano di fine anni ottanta, sono tornati indietro scoprendo la new wave e la psichedelia, il suono è diventato più compatto e la scrittura sembra volere prendere mille strade diverse.
Non a caso la band capitanata da Francesco Motta e Francesco Pellegrini ha ampliato la formazione fino a diventare un quartetto capace di riprodurre dal vivo le sonorità complesse dell’album.
Dopo una piccola anteprima estiva, i Criminal Jokers non vedono l’ora di tornare sul palco e fare quello che sanno fare meglio: suonare senza risparmiarsi, fino all’ultima goccia di sudore.

23 settembre 2012

Venerdi 19 ottobre Umberto Maria Giardini MOLTHENI live c/o Teatro Petrella a Longiano


Retro Pop e Monogawa Back To Gawa presentano il ritorno di Umberto Maria Giardini, ovvero Moltheni.
Venerdi 19 ottobre ore 21.30 al Teatro Petrella di Longiano.
Prevendite consigliatissime in questo link:
http://biglietteria.artacom.it/biglietteria/listaEventiPub.do?idOwner=28031

A quasi tre anni di distanza dalle ultime apparizioni del vecchio progetto Moltheni si annucia il tanto sofferto rientro per Umberto Maria Giardini, con un disco che dalle premesse pare rappresenti la piu’ attesa uscita discografica della prossima stagione.Preannunciata una nuova produzione con sonorita’ e colori vicini a
i classici del rock femminile inglesi, (PJ Harvey, Anna Calvi) la produzione curata da Antonio Cooper Cupertino non lascia dubbi su quello che sara’ un album molto ispirato e significativosoprattutto dal punto di vista compositivo, dove il musicista d’adozione bolognese proporra’ 11 nuovi inediti brani, accostando le sue atmosfere tipiche visionarie e psicadeliche, a un linguaggio decisamente piu’ maturo, farina del sacco di un personaggio oramai patrimonio del cantautorato DOC indipendente italiano.
“La dieta dell’imperatrice” questo e’ il titolo dell’album, si preannuncia quindi come un disco “nuovo”, e affatto prevedibile.
Registrato al Mushroom studio di Pordenone e supportato da LA TEMPESTA DISCHI con distribuzione VENUS (mentre WOODWORM curerà l’edizione su vinile) l’uscita del nuovo lavoro è prevista per il 5 di Ottobre.

20 agosto 2012

Venerdi 14 settembre Bitch Party c/o Barrumba. Live Statuto + Lennon Kelly + Assache

Venerdi 14 Settembre 2012
Retro Pop – Queens – (Qualcosina)² presentano
BITCH PARTY c/o Barrumba a Pinarella di Cervia

Dopo il successo degli eventi primaverili e di inizio estate, eccolo finalmente il Bitch Party tanto atteso, venerdi 14 settembre ritorna al Barrumba con una super festa di chiusura.
Ci eravate tanto mancati in questa pausa forzata di luglio e agosto, ma come vi avevamo promesso siamo riusciti a sistemare le cose ed ora siamo pronti.
Saliranno sul nostro palco gli Statuto, i Lennon Kelly e gli Assache poi partirà il party delirio che vi accompagerà fino al mattino.

Inizio concerti ore 22.00
inizio Bitch Party ore 00.30

Dj’s Piero Emme – Matteo Bocca - Ifter – Lappa – Elio 



Ingresso concerto 10 euro
Ingresso Party 10 euro con drink + short in lista

Bitch Party é una serie di eventi che si ripeterà al Barrumba nel corso della primavera e estate 2012
, l’unico club sopra la spiaggia e sotto le stelle!
Per info 339-2140806
Per info navette salvapatente 3478978939

http://www.facebook.com/
btchprty







Barrumba Club - Pinarella di Cervia (RA) via Emilia, 125

Statuto
BIO: Gli Statuto si formano nel 1983 a Torino. Con un paio di demo autoprodotti e i singoli “Io Dio” e “Ghetto” guadagnano i primi consensi nella scena underground italiana e nel 1988 pubblicano il primo album VACANZE per l’indipendente Toast, seguito due anni dopo dal mini SENZA DI LEI, in cui è ospite l’organista inglese James Taylor.
Nel 1991 il gruppo firma per la EMI e l’anno successivo presenta “Abbiamo vinto il festival di Sanremo” proprio sul palco della kermesse sanremese, ottenendo un buon riscontro di vendite sia col singolo che con l’album ZIGHIDA’. Nel 1993 esce E’ TORNATO GARIBALDI; nel 1996 esce CANZONISSIME, i cui brani si appropriano di titoli di classici della canzone italiana come “Solo tu” e “La mia banda suona il rock” ma presentano musiche e testi completamente diversi.
Nel 1997 viene realizzato TEMPI MODERNI, seguito da RiSKAtto, raccolta di cover dello ska-revival di fine anni Settanta con testi in italiano. IL MIGLIORE DI MONDI POSSIBILI viene pubblicato nel 2002 e contiene brani ispirati dal libro omonimo pubblicato l’anno prima dal cantante Oscar Giammarinaro.
Nel 2003 esce la raccolta I CAMPIONI SIAMO NOI, con cui la band torinese festeggia i vent’anni di attività, mentre nel 2005 arriva il nuovo album di inediti: SEMPRE. COME UN PUGNO CHIUSO viene realizzato nel 2007 ed è seguito da È GIA’ DOMENICA, pubblicato nell’aprile 2010. Nel 2011 esce il disco dal vivo 11, anticipato dal singolo “Troppo lontana”.

Lennon Kelly
Bio:
Il progetto Lennon Kelly nasce in un pomeriggio di agosto tra le dolomiti della Valle d'Aosta quando Vasco "Bartowski" Abbondanza e Mirco "Circo" Turci iniziano a trovare l'affinità musicale entrando in simbiosi con chitarra e violino. I Lennon Kelly sono composti da 7 fantastici idioti, provenienti dalla fantastica compagine di Sorrivoli, dall'esagerato San Carlo e da Bivio Montegelli dove si trova il quartier generale (sala prove).
I 7 mescolano un alchimia di irish folk, folk rock e influenze punk... un casino tremendo ma di gran classe.

AssAche
Bio:
Nel giugno 2011 Federico Gianfanti, Luigi Bagaglia e Michele Alessandri, reduci da un progetto precedente, decidono fondare una nuova band con la chiara idea di suonare punk rock.

Trovano poi nel loro amico Dino Bellardi un chitarrista e corista del tutto adatto e in Lorenzo Brighi un batterista perfetto per il genere, uscito da poco dal progetto For Fun And Laught.

Nascono così gli AssAche che iniziano da subito a suonare e farsi notare nei locali della zone fino a quando a Gennaio del 2012, dopo 2 mesi di studio presentano il loro primo demo di 4 pezzi, registrato presso la Fat Cino Records.

12 giugno 2012

Venerdi 29 giugno Bitch Party c/o Barrumba a Pinarella di Cervia. Live La Zurda (argentina)



Venerdi 29 Giugno 2012
Retro Pop – Queens – (Qualcosina)² – Party’n Stazione presentano
BITCH PARTY c/o Barrumba a Pinarella di Cervia.

Altro party bomba in arrivo il 29 Giugno al Barrumba, altra serata che sarà da ricordare, sul palco suoneranno gli argentini La Zurda.
Il dopo live vedrà finalmente l'inaugurazione della pista rock nel terrazzo per potere finalmente ballare sotto le stelle baciati dal leggero vento estivo.

Live in collaborazione con Monogawa Back To Gawa

Dj’s Piero Emme – Matteo Bocca - Antonio Fabbri – Lappa – Elio 



Ingresso concerto 10 euro
Ingresso Party 10 euro con drink + short in lista

Bitch Party é una serie di eventi che si ripeterà al Barrumba nel corso della primavera e estate 2012
, l’unico club sopra la spiaggia e sotto le stelle!
Per info 339-2140806
Per info navette salvapatente 3478978939
http://www.facebook.com/btchprty
Barrumba Club - Pinarella di Cervia (RA) via Emilia, 125



Bio La Zurda:

Dal tango argentino al suono del “charango”, alle ritmiche sudamericane ed un orecchio al Messico del suono “clandestino” precipitando con impeto nel “”rock”" non tradizionale. La Zurda, dal nome unico ed inimitabile, rappresenta la parte sinistra che è in ogni essere umano, appunto la zona del cuore”, ecco perchè la loro musica è davvero autentica, vissuta e un po’ visionaria. Forti di un calore e di una simpatia tipicamente latina, presentano un collage musicale che innesta su una massiccia ossatura rock il sapore della tradizione argentina. Si sono messi in luce nell’ambito musicale underground di Buenos Aires con buoni risultati e ottime recensioni sulla stampa specializzata. I La Zurda vengono invitati a collaborare e a contribuire nel nuovo cd dei Negrita “HellDorado”, esattamente nelle tracce ”Soy Taranta” e “Salvation”; inaugurando quello che sarà un interessante sodalizio artistico. Infatti il nuovo disco dei Negrita registrato tra Buenos Aires e la Toscana con la produzione di Fabrizio Barbacci, vede la collaborazione di Roy Paci e degli argentini Bersuit e LA ZURDA.

http://www.lazurda.net/

23 maggio 2012

Venerdi 8 Giugno Bitch Party c/o Barrumba. Garrincha Night Live: Lo Stato Sociale + Chewingum + Matteo Costa


Venerdi 8 Giugno 2012
Retro Pop – Queens – (Qualcosina)² – Party’n Stazione presentano
BITCH PARTY c/o Barrumba a Pinarella di Cervia.

Appena passato il super party di Maggio siamo gia al lavoro per il prossimo evento Bitch Party che  coinciderà con l'arrivo del sole e del caldo.
Grazie per la carica che ci avete messo fino ad ora!
Venerdi 8 giugno sul palco del Barrumba ci sarà la Garrincha Night, in cui tre band della Garrincha Dischi si esibiranno e sono i chiaccheratissimi Lo Stato Sociale, i Chewingun e Matteo Costa.
Il party post live sarà carico e grintoso come sempre.

Trovate le prevendite del concerto della Garrincha Night: Lo Stato Sociale + Chewingum + Matteo Costa nei punti vendita Vivaticket o direttamente in questo link:
http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[evento]&id_evento=867412

Live in collaborazione con Monogawa Back To Gawa

Dj’s Piero Emme – Matteo Bocca – Lappa – Elio – Ifter

Ore 21.30 apertura porte
ore 22.00 Inizio concerti, suoneranno in ordine  Matteo Costa - Chewingum - Lo Stato Sociale
ore 00.30 Inizio Bitch Party

Ingresso concerto 8 euro
Ingresso Party 10 euro con drink + short in lista

Bitch Party é una serie di eventi che si ripeterà al Barrumba nel corso della primavera e estate 2012
, l’unico club sopra la spiaggia E sotto le stelle!
Per info 339-2140806
Per info navette salvapatente 3478978939
http://www.facebook.com/btchprty
Barrumba Club - Pinarella di Cervia (RA) via Emilia, 125



Garrincha Dischi è una piccola etichetta creata nel 2008 con l’idea di mantenere viva la centralità dell’autore e dei supporti musicali fisici, oramai in disuso. I dischi sono racchiusi in package raffinati e curati, spesso sono fatti a mano, quasi sempre in edizione limitata. Un’operazione controcorrente per sentire ancora il valore di un oggetto che, nell’epoca degli mp3 gratuiti, ha perso molto fascino. Ad oggi gli artisti pubblicati sono: 33ORE, 4FIORIPERZOE, LE-LI, THE WALRUS, CHEWINGUM, LO STATO SOCIALE, NEL DUBBIO, MANZONI, L'ORSO, JOCELYN PULSAR, MATTEO COSTA, oltre ad alcune compilation con tanti ospiti.

11 maggio 2012

Il ritorno discografico di Jocelyn Pulsar. A tu per tu con il cantautore educatore.

 Articolo di Ilaria Virgili per Dissonanze Giornale

«Aiuole spartitraffico coltivate a grano» è il nuovo disco in uscita di Jocelyn Pulsar.
Jocelyn Pulsar è un cantautore forlivese, chitarra e testi appassionati, e si chiama Francesco Pizzinelli.
Francesco Pizzinelli è un educatore, e lavora con i disabili.

Foto di Neve Su Di Lei
Nostalgico. Dolcemente ironico e delicatamente pungente. Tifoso del Cesena.
Componenti dosate alla perfezione, in modo da rendere l’ascolto sempre piacevole; combinate con la semplicità e la sensibilità tipiche di chi ha il dono di scrivere canzoni bene.
Arrivato al quinto disco solista, questa volta pubblicato per Garricha Dischi, Francesco Pizzinelli presenta così l’ultimo lavoro: «Durante la guerra la crisi era talmente drammatica che, pur di mangiare, si arrivò a coltivare anche gli appezzamenti di terra piccolissimi come, ad esempio, le aiuole spartitraffico delle strade che si potevano trovare in alcune grandi città. Oggi la crisi è diversa, ma comunque la peggiore vissuta dalla mia generazione: in questo clima ho scritto il disco, questo era quello che vedevo dalla finestra mentre avevo la chitarra in mano durante l’ ultimo anno, circa… Ed è per questo che si intitola così “Aiuole spartitraffico coltivate a grano”».
L’occasione è quindi più che mai ghiotta per poter scambiare qualche battuta con lui sul nuovo disco, su alcuni aspetti della scena musicale indipendente italiana, e sul suo mestiere di educatore.
Ecco cosa è emerso.

Prima dello scorso autunno e dell’attuale tour organizzato per promuovere l’ultimo disco, eri solito fare i tuoi concerti da solo. Ora invece sei accompagnato da un bassista e un batterista. Perché hai deciso proprio adesso di allargare il gruppo?
Sinceramente mi ero un pò stancato di suonare sempre da solo. Anche Garrincha riteneva che un live assieme a una band potesse essere una buona idea per la promozione del disco nuovo.
Devo dire che sono stato fortunato, Davide Ponti (basso) e Davide Zozzi (batteria) hanno subito accettato di suonare con me, e spesso erano loro ad insistere per fare le prove e perfezionare i pezzi, mentre io da questo punto di vista sarei molto più pigro.
Approfitto per ringraziarli pubblicamente.


La copertina di questo album (realizzata da Giulia Sagramola, come tutte le illustrazioni del disco), a differenza di quelle precedenti, lascia intendere che ascoltandolo di sentirà parlare d’amore più che negli altri. È così?
E considerando la spiegazione che hai dato al titolo del disco, gli affetti possono aiutare a superare il momento di crisi?

In realtà in questo disco il tema dell’ amore c’è ma in misura simile agli altri album. Quello che c’è di diverso invece, rispetto ad esempio a “Il Gruppo Spalla non fa il Soundcheck“, è una minore componente autobiografica, anche se i riferimenti a me stesso non mancano.
Gli affetti a volte le crisi le causano, soprattutto quando se ne vanno…

La componente nostalgica nelle tue canzoni è molto presente.
Considerando che in quest’ultimo disco hai descritto «quello che vedevo dalla finestra mentre avevo la chitarra in mano durante l’ ultimo anno»,
come riesci a conciliare lo sguardo al presente con lo sguardo al passato?
La nostalgia può nascondere la critica?

In realtà in questo disco la situazione attuale è semplicemente di sfondo. Non ne parlo in maniera esplicita, se non, in parte, in “La soggettiva del frigo” dove c’ è l’ unico vero momento di “critica sociale” (il porno in internet è la migliore forma di democrazia che attualmente mi viene in mente).
Credo che alla mia età – non veneranda, in ogni caso ho 33 anni – conciliare il presente con il passato sia sostanzialmente inevitabile e, sì, non di rado quando esprimo la mia nostalgia per alcune cose del passato (in questo disco l’ episodio più eclatante a riguardo è sicuramente “Me lo ricordo”) sottintendo anche che il presente non mi soddisfa altrettanto.

L’immagine che Garrincha Dischi dà di sé è quella di una grande famiglia, dove tutti collaborano per ottenere il meglio. È davvero così?
È davvero così: indubbiamente il deus ex machina è Matteo Romagnoli; poi esiste una reta piuttosto fitta tra i componenti delle altre band e altri collaboratori vicini.
È una realtà molto interessante che ovviamente viene vissuta in maniera più coinvolgente da chi vive nella zona di Bologna – dove Garrincha ha la sua sede – ma che riesce a coinvolgere anche chi, come me, sta più lontano.

Da una parte ci sono musicisti che affermano che la collaborazione tra chi fa musica nell’underground ci sia sempre stata, e ci si aiuti a vicenda; dall’altra pare che siano sempre più profondi egosimo e rivalità. Tu, dove ti collochi? Quanto aiuta collaborare tra musicisti rispetto a lavorare individualmente?
Credo che la scena indipendente italiana assomigli abbastanza a una riunione di condominio: c’è una certa superficiale cordialità ma anche diversi attriti.
Come ho già detto altre volte, credo che non ci si dovrebbe mai dimenticare che, agli occhi della maggior parte delle persone, noi che scriviamo musica siamo soprattutto dei creatori di sottofondi per tragitti in macchina.
Personalmente non ho molti contatti con i musicisti indipendenti italiani, benché ne abbia conosciuti diversi. La cosa mi permette comunque di dormire la notte.

Siccome tu educhi di professione, mi piacerebbe sapere se pensi che la musica possa essere un buono strumento educativo, o se hai mai fatto entrare la musica nel tuo mestiere.

Io uso tantissimo la musica nel mio lavoro da educatore, in particolare la chitarra: lavoro soprattutto con ragazzi disabili e per loro, spesso, è una fonte di relax. E proprio in quanto tale, ha un ottimo potere terapeutco.
Il rilassamento non è da sottovalutare mai.
Mentre la musicoterapia è un’ altra cosa, personalmente non me ne occupo ma ho visto spesso farla e la ritengo molto interessante.

Ultima curiosità: in “Aiuole spartitraffico coltivate a grano” viene citata Predappio?
Innanzitutto Predappio è legata al luogo di nascita di Benito Mussolini. Io vi abito molto vicino e sono testimone, ogni anno, di inquietanti pellegrinaggi che, col passare dei decenni, non accennano a diminuire. Esistono anche realtà commerciali legate a tutto questo, in particolare al “merchandising”. Bisognerebbe vederlo con i propri occhi per capire.
In ogni caso, la risposta è no: dopo due dischi consecutivi (nel branoL’amore al tempo del telefono cellulareda “Penso a Sonia ma suono per la Gloria”, e inIl gruppo spalla non fa il soundcheck, dal disco omonimo, ndr), questa volta Predappio rimane fuori.
Ora che ci penso un pò mi dispiace, tornassi indietro la infilerei da qualche parte in un testo.

28 aprile 2012

Venerdi 18 maggio Bitch Party c/o Barrumba a Pinarella di Cervia. Live Il Pan Del Diavolo (opening act by Jocelyn Pulsar)

Venerdi 18 maggio Retro Pop - Queens - (Qualcosina)² - Party'n Stazione presentano BITCH PARTY c/o Barrumba a Pinarella di Cervia.
Pazzesca la serata appena passata assieme, pazzesca la carica che c'era nell'aria sia per il live sia per il party, appunto per questo vogliamo ringraziarvi per questo fantastico evento che abbiamo appena trascorso tutti assieme.

Tenetevi pronti perché venerdi 18 maggio ritorna Bitch Party al Barrumba, l'unico club che si trova sopra la spiaggia e sotto le stelle! Sul palco suoneranno i Pan Del Diavolo per presentare il loro nuovo album, opening act by Jocelyn Pulsar (Garrincha Dischi). Il party post live già lo conoscete e vi consigliamo di non perderlo.


Trovate le prevendite del concerto IL PAN DEL DIAVOLO nei punti vendita Vivaticket o direttamente in questo link:
http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[evento]&id_evento=867413

Dj's Piero Emme - Matteo Bocca - Lappa - Elio - Ifter
Ore 22.00 apertura porte ore 22.30 Inizio concerti ore 00.30 Inizio Bitch Party

Bitch Party é una serie di eventi che si ripeterà al Barrumba nel corso della primavera e estate 2012
Per info 339-2140806
Per info navette salvapatente 3478978939
http://www.facebook.com/btchprty
Barrumba Pinarella di Cervia via Emilia, 125

Bio Il Pan Del Diavolo:
Il gruppo nasce a Palermo nel 2006 e nel 2008 vince il concorso Italia Wave Sicilia. Nel 2009 con l'uscita del primo Ep omonimo chiudono un tour di 80 concerti che presenta la band al pubblico nazionale. Il 15 gennaio 2010 esce l'album "Sono all'osso" per la Tempesta dischi, ottimamente accolto dalla critica . L'album è finalista del Premio Tenco nella sezione" migliore opera prima". La band ha attualmente all'attivo più di 200 concerti e il 3 aprile 2012 pubblicherà il secondo album "Piombo, Polvere e Carbone" sempre per Tempesta dischi. Bio Jocelyn Pulsar Jocelyn Pulsar nasce nel 2001 come gruppo ma col tempo si trasforma nel progetto solista di Francesco Pizzinelli; il primo disco è del 2003, ancora in formazione a 3 (LA MIA VELOCITA'), quindi il primo vero disco "in proprio" è L' AMORE AL TEMPO DEL TELEFONO FISSO del 2006. Seguiranno COSA FISCHIETTA L' ARTISTA VERO (2007) e PENSO A SONIA MA SUONO PER LA GLORIA (2008), tutti usciti con l' etichetta emiliana Agos Music e distribuiti attraverso la piattaforma digitale Believe. Nel 2010 Jocelyn Pulsar torna in studio e registra il nuovo disco: IL GRUPPO SPALLA NON FA IL SOUNDCHECK è registrato al Mush Room studio di Aviano (Pordenone) con la produzione di Enrico Berto; il disco esce a fine Aprile ed ottiene subito una buona accoglienza (Il Mucchio, Blow Up, Rockerilla, Beat Magazine, ItalianEmbassy, RollingStone). Successivamente J.P. partecipa ad alcune compilation, tra le quali IL NATALE (NON) E' REALE e IL CANTANOVANTA, assieme ad alcuni dei più importanti nomi della scena indipendente italiana. Contemportaneamente torna in studio: il nuovo disco, ancora senza titolo, uscirà il 9 Marzo 2012 per la label bolognese Garrincha Dischi

18 aprile 2012

Colapesce live martedi 24 aprile al Barrumba, scorgere la bellezza nel declino, intervista a cura di Ilaria Virgili



Articolo tratto da: http://www.dissonanzegiornale.it/blog/2012/04/18/intervista-a-colapesce/

Un disco raffinato.
Curato negli arrangiamenti, dotato di un piglio cantautorale molto personale.
Una storia attuale, raccontata a tratti con immediato realismo, a tratti con suggestive metafore.

Questo, con immeritata brevità, è “Un Meraviglioso Declino”, il promettente esordio solista di Lorenzo Urciullo con il nome di Colapesce.
Un album articolato, la cui affascinante ricchezza induce il desiderio di poter sperimentare la sua resa dal vivo; un bisogno che trova risposta nel tour che sta portando Colapesce su e giù per lo stivale, e che il prossimo 24 aprile farà tappa anche al Barrumba di Pinarella di Cervia (RA) per il Lungomare Festival.
In occasione dell’evento, organizzato da Retro Pop in collaborazione con Queens, (Qualcosina)², Party’n Stazione e Monogawa Back to Gawa, Colapesce si alternerà sul palco con Saluti da Saturno e Zen Circus.

E a poco meno di una settimana dal concerto, abbiamo scambiato qualche battuta con Lorenzo.
Ecco cosa è emerso.



Considerate le tue esperienze musicali precedenti, cosa hai cercato e trovato nel progetto Colapesce che ti mancava? Cosa hai voluto sperimentare?

Rispetto ad Albanopower, che è il progetto precedente, la differenza principale è la lingua. Sono passato dall’inglese all’italiano, e mi sono potuto mettere alla prova con la forma canzone, che per me era una nuova esperienza rispetto al rock strumentale. Così ho avuto la possibilità di imparare piano piano l’utilizzo della metrica, trovando un giusto equilibrio metrico-semantico che mi appagasse.

Questa la differenza sostanziale col passato che ho trovato in Colapesce, e che considero molto più stimolante rispetto a ciò che facevo prima: ora lavoro sia sul lato musicale, componendo io interamente le canzoni, sia sul lato testuale, sperimentando e mettendo a frutto esperienze e sensazioni di vita personale, anche letterarie, avendo io fatto studi umanistici.

Con questo progetto ho modo di sperimentare all’interno di quella che comunque rimane una forma classica, che è la forma canzone tradizionale.



Ti sei trovato a tuo agio in questa nuova veste?

Ora sì, ma all’inizio è stata dura.
Ho fatto svariate prove, per due anni circa. Non è stato semplice imparare. Non ero mai soddisfatto di quello che scrivevo, delle composizioni musicali.
Ci ho messo un po’ per mettere a frutto una formula appagante.



L’ascolto del disco rivela una grande cura degli arrangiamenti. Anche su questi lavori da solo, o ti sei fatto aiutare?

In realtà porto i provini in sala d’incisione con le idee abbastanza chiare. Essendo un mezzo polistrumentista, ho una visione abbastanza chiara dell’arrangiamento già prima di entrare in studio. Però mi sono avvalso di due persone che suonavano con me negli Albanopower, e con le quali suono da 10 anni: Toti Valente e Giuseppe Sindona, basso e batteria.
Siamo una grande famiglia, e siamo molto in sintonia da questo punto di vista, quindi loro hanno dato un grandissimo apporto, sia in studio che dal vivo.



Il nome che hai scelto per questo progetto è quello del protagonista della leggenda di Colapesce, un racconto strettamente legato alla tua terra.
Che cosa ti affascinò della leggenda e cosa ti rispecchia tanto da aver scelto questo nome?

Sono legato alla leggenda per più motivi. In primis, mia madre da piccolo mi raccontava spesso le gesta di Colapesce; inoltre si tratta di una leggenda ambientata in Sicilia, la mia terra.
Ci sono circa 20 versioni della leggende. Una addirittura ha origini greche, e vuole Colapesce padre delle sirene.

Poi l’ulteriore motivazione riguarda il significato del racconto, che è molto forte, e la metafora che sottende mi sembrava adatta e attualissima: Colapesce sacrifica la propria vita per reggere la terra che ama, compiendo un atto di amore immenso.



Venendo al videoclip di “Restiamo in casa“, mi spieghi com’è nata l’idea dell’astronauta, dell’assenza di gravità? Tra l’altro ho letto che hai lavorato in stretta sinergia col regista, Michele Bernardi.

Io ho scritto la sceneggiatura del video, e Michele Bernardi l’ha animata, dandomi ottime soluzioni dal punto di vista tecnico, perché avevo scritto una sceneggiatura esagerata, onerosa a livello di costi e che avrebbe richiesto mesi di lavorazione.

Il video è questa sorta di sogno, vissuto dai due ragazzi. Un discorso che torna spesso all’interno del disco: due giovani in questa sorta di declino post-universitario, precari, che vivono la loro vicenda d’amore con alti e bassi. Anche su “S’illumina” ci sono riferimenti chiari, di questo tipo.

L’unico brano differente che si discosta dal discorso sui due giovani è “Bogotà“, perché è più autobiografico, e parla del rapporto con mio fratello.



Cosa c’è di tanto bello nel declino da renderlo meraviglioso?

Questo titolo mi sembrava un ossimoro forte e provocatorio: è stata una scelta volutamente ossimorica.
C’è una parte meravigliosa del declino che sta vivendo l’Italia e buona parte dell’Occidente: sono le persone che hanno ancora voglia di fare qualcosa, che credono e che amano.
E anche noi, che facciamo questo tipo di lavoro, rendiamo il declino meno schifoso.



Chi sono i barbari che citi nella canzone che li porta nel titolo (ottava traccia del disco)?

Il testo è abbastanza esplicito: «muniti di lauree», «si nutrono dei tuoi fallimenti».
Ci possiamo mettere dentro una buona parte della classe politica italiana, o anche neolaureati di estrazione borghese, che parlano di rivolta con tanta ipocrisia.

Parte del testo è stata ispirata da un film: “Society” di Brian Yuzna, una pellicola trash americana di fine anni ’80, realizzata appunto da questo regista minore di b-movie, che in questo caso ha fatto un capolavoro.
Brevemente, racconta le vicende di una famiglia aristocratica che una volta al mese si riunisce con altre famiglie altolocate, per poi divorare un cittadino comune. Uno dei figli di questa famiglia si accorge dei riti che compiono i suoi familiari, si ribella e così nasce la contestazione. Tra l’altro tutti i componenti della famiglia sono biondi con gli occhi azzurri, mentre il protagonista è l’unico scuro, basso: una connotazione decisamente chiara.
Si tratta comunque di un b-movie, ma è bello dal punto di vista metaforico.



Visione del film consigliata!

Sì, sì: consigliato!





Consigliato l’ascolto del disco, consigliata la partecipazione al concerto.
Con occhi aperti e orecchie tese, ci vediamo lì.

16 aprile 2012

Saluti da Saturno live 24 aprile al Barrumba , cartoline da Valdazze: l’intervista a Mirco Mariani a cura di Ilaria Virgili



Articolo tratto da
http://www.dissonanzegiornale.it/blog/2012/04/12/saluti-da-saturno-cartoline-da-valdazze-lintervista-a-mirco-mariani/


Avete presente le cartoline, in particolare quelle divise in quattro quadranti, con la scritta «Saluti da…» fissata in un angolo e i colori brillanti?
Tanti di questi saluti illustrati ho scarabocchiato nella mia infanzia alle Balze di Verghereto, paesino collocato alle pendici del Monte Fumaiolo, nelle vicinanze della sorgente del Tevere, per lungo tempo considerato da svariati romagnoli località di villeggiatura estiva ideale per fuggire dall’afa rivierasca.

Una località più che mai familiare, come quella scritta che si incontrava lungo la strada per raggiungerla, quando cominciava a salire e le curve si facevano sempre più nausenti. Un gruppetto di lettere realizzato su muretti e superfici varie con la vernice, accompagnato da una freccia: “Valdazze”.
Non sapevo dove portasse, mai seguii l’indicazione, ma rimase sempre un senso di mistero attorno a quella fantomatica destinazione. Fino a quando un singolare individuo con il suo collettivo musicale non decise di dedicarle un disco.

Ed è proprio con “Valdazze“, secondo album di Saluti da Saturno, che torna a farsi viva la scritta; che non è semplicemente tale. Valdazze è un insieme di case, voluto nel 1964 dal cavalier Giorgetti perché diventasse “il villaggio del cantante”: una località turistica che avrebbe accolto tutti i maggiori artisti dell’epoca, in vacanza. Ora abbandonata.
Un sogno mai completatamente realizzato, sospeso nel tempo e ora intercettato da questo sorprendente disco, che si rivela un inaspettato viaggio nei ricordi, nella spensieratezza di estati calde e piovose, trascorse a innamorarsi di tutto, a ripetere le stesse escursioni montanare senza smettere di sorprendersi, a giocare divertendosi con poco.

Un disco in cui gli strumenti rari e dimenticati sono attori principali di un canovaccio imprevedibile.

E ora che Mirco Mariani e i suoi Saluti da Saturno stanno arrivando al Barrumba di Pinarella di Cervia (RA) per rendere dal vivo questa passeggiata onirica – all’interno del Lungomare Festival previsto per il prossimo 24 aprile, organizzato da Retro Pop in collaborazione con Queens, (Qualcosina)², Party’n Stazione e Monogawa Back to Gawa – quale occasione migliore per approfondire le questioni appena accennate direttamente con lui?
Ecco com’è andata.



Da balzerana adottiva quale sono stata, la scritta “Valdazze” mi è più che mai familiare, benché rimanga solo una scritta.
A te quali ricordi evoca?

Incontrai la scritta per la prima volta quando facevo conservatorio. Andavo in corriera da San Piero in Bagno a Cesena, e ogni curva della provinciale era tappezzata con questa scritta di vernice bianca, Valdazze, e la freccia.
Così mi sembrava che ogni strada portasse a Valdazze, non a Roma.
Quindi mi è sempre rimasta la curiosità di capire cosa fosse questo luogo, fino a quando finalmente ci andai a fare un’escursione con un amico, e mi rimase un profondo senso di vuoto. Un senso di nulla rimasto per tanti anni latente, poi tornato fuori. Ha avuto una vera e propria incubazione, in seguito alla quale si è scatenata una canzone, poi un disco.



Il disco ti è stato utile per colmare quel senso di vuoto?

Il vuoto non si colma mai. E l’importante è non colmarlo!
Bisogna lasciarlo sempre mezzo pieno, perché se lo riempi, non ti inventi più niente.



Quanto è stato importante per la stesura del disco aver visitato Valdazze?

Il ricordo di Valdazze che avevo, risalente alla prima volta che ci andai, era di un paese deserto: non c’era nessuno, nemmeno una persona. Benché gli abitanti siano quattro, quel giorno non c’era nessuno. E questo è stato fondamentale, perché ho svariati ricordi di quella passeggiata col mio amico, ma quello basilare era dell’aria che camminava da sola per le stradine, in mezzo alle case.

Lo spunto perciò fu l’idea dell’aria che camminava; quindi il conseguente senso di abbandono e di nulla, dal quale si poteva costruire tutto. Questa è stata un po’ l’ispirazione. Anche il lasciarsi dondolare e trovare divertimento dalle cose minime.



Ho visto con piacere le immagini scattate durante la gita di gruppo a Valdazze. Da quella scampagnata sarebbe dovuto scaturire il videoclip di una canzone?

Noi siamo partiti con l’idea e la volontà di fare semplicemente una gita.
Poi abbiamo incontrato la tv svizzera, che ha fatto un video di 7 minuti di ottimo livello; poi c’era Rocklab che ha pubblicato qualche giorno fa due o tre video sulla gita; c’erano pure una radio di Milano, una scrittrice, e due ragazzi che hanno ripreso tutta la gita. Io ho 12 ore di girato, ma non ho voluto estrarre un video.
Io non sono tipo da videoclip, a 40 anni. Anche se qualche idea c’era, ma con così tanto materiale già uscito se ne è perso un po’ il senso. Quindi tutte le ore di girato rimarranno lì. Magari verranno recuperate tra qualche anno.



Nella videointervista pubblicata su Rolling Stone presenti l’arsenale dei tuoi strumenti rari con una passione tangibile. La mia domanda su questo fronte è duplice. Parto da questa: siete soddisfatti della resa live del disco? Riuscite a riprodurlo fedelmente?

Foto di Pietro Bondi

La resa live è migliore, perché io mi diverto di più a fare concerti piuttosto che fare il disco.
Anche se sono molto istintivo – caratteristica che mi ha accompagnato anche nella stesura di questo disco, durante la quale arrangiavo i brani da registrare il giorno stesso – il disco costringe a un certo rigore.
Perché il disco rimane, e non potevo fare il pazzo.

Invece dal vivo diamo sfogo alla nostra schizofrenia musicale, e riusciamo a essere imprevedibili. Addirittura a stupirci di noi stessi.

Questa è la cosa che in assoluto che più mi diverte e spererei proprio nel prossimo disco di riuscire a inserirla, perché è l’aspetto che più mi interessa in Saluti da Saturno.



L’altra questione sulla strumentazione è la seguente. Considerando la rarità dei tuoi strumenti, e la fatica che hai fatto a procurarti alcuni di questi esemplati, ti chiedo se abbiate paura che subiscano dei danni, nel traporto e per i concerti.

Degli strumenti che considero fondamentali, che sono mellotron, optigan e celesta, ne ho in più esemplari. Da questo tour che è appena iniziato – siamo alla terza, quarta data – pur non volendo, ha portato una modifica.

Io sono abbastanza estremista: o bianco o nero. Poi mi sono trovato a usare questi strumenti, registrarli e a fare il tentativo di evitare così di portarli sempre in giro.
Infatti è successo che questi strumenti mi abbandonassero e non riuscissi a finire il concerto: mi inventato sketch, situazioni ironiche, e molte persone pensavano che fossero siparietti preparati; invece era tutto improvvisato per nascondere il fatto che lo strumento non funzionasse più.

Quindi per il Valdazze Tour mi sto attrezzando, e sto finendo adesso questa messa a punto. A ciascun strumento sto facendo un lavoro ad hoc per poterlo risuonare in maniera virtuale. Una cosa che non amo, e non amo neppure dire, ma mi sono “venduto” alla tecnologia (la sofferenza nel pronunciare questa frase è difficile da comunicare, ndr). Perché può succedere che i vecchi strumenti, portati sul palco, si rovinano e basta. Sono strumenti che hanno una vita, una durata.



La ricercatezza della strumentazione di cui vi siete serviti per questo disco, e le atmosfere che riescono a creare, focalizzano l’attenzione sulla parte musicale del disco, suggerendo che questa abbia molta importanza. Eppure i testi non sembrano sfigurare.
Che pesi hanno avuto queste due componenti – musica e testi – nella stesura del disco?

Di musica potrei parlarti per giorni.

Sui testi invece faccio molta fatica.
La situazione è questa. Non ho grandi basi, grandi storie da raccontare: mi emoziono molto per le cose semplici. E le cose semplici possono sembrare banali, o anche molto difficili da fare: dipende dall’occhio di chi guarda. Io personalmente sono sempre andato alla ricerca della semplicità, e nei testi lo faccio per necessità. Mi baso su piccoli frammenti, e spesso e volentieri ci costruisco una storia. Che può essere vera, come inventata. Posso partire da un’altalena che sta affondando nel mare e andare da tutt’altra parte. Ecco, un aspetto fondamentale cui facevo riferimento anche prima è l’improvvisazione: l’essere sempre vittima dell’imprevisto. Nei testi invece mi piace mettere il sogno, un po’ alla Fellini.



Chiudo con una domanda didascalica: perché proprio Saluti da Saturno come nome del progetto, e perché Flexible Orchestra da Pianobar Futuristico Elettromeccanico come nome del collettivo?

Io volevo tornare da dove ero partito.

Ed ero partito suonando in un’orchestra a Cesenatico, in una balera di liscio. Poi ho fatto tanti anni jazz, da batterista, e dato che come dicevo prima, a me piace essere qui e essere anche per aria, volevo un ritorno alla base. Però la base non poteva essere proprio Cesenatico. Ma Cesenatico vista dall’alto, da una condizione di sogno. Come da una cartolina. E l’idea di unire questi discorsi con la cartolina venne a Roberto Greggi, il cantante che dà voce al disco precedente e a due pezzi in questo nuovo . Così nacque “Saluti da… Saturno”, ed era proprio ciò di cui avevo bisogno. Poi Saturno comunica malinconia, ed era una cosa che si collegava al concetto in tanti modi. Era l’ideale.

L’orchestra flexible è legata al disco che abbiam fatto prima.
Noi abbiamo creato una base, che è un trio: io, Marcello Monduzzi alla chitarra e Bruno Orioli alla voce. Però succede sempre che non siamo in trio, e il concetto di flexible sta proprio qui. L’altro giorno a Bologna c’era Grazia Verasani, una scrittrice molto brava, che ha fatto con noi uno spettacolo – ci intervistava, parlava, cantava. Oppure sabato a Torino c’era un amico attore, Roberto Alpi, che recitava la parte del tenore spagnolo. Il tutto assolutamente improvvisato. Quindi l’orchestra è flexible perché c’è sempre qualcosa di modellabile, che ci prende in contropiede.

Pianobar perché mi stanno antipatiche le “rockstar” tra virgolette: musicisti che diventano divi con un disco e mezzo. Mi piace mantenere un po’ di passo felpato. E il pianobar mi dà l’idea dei concerti senza transenne, così che si possa dare la mano a chi ti ascolta. Questo era il concetto che mi interessava di più: rendere partecipe anche l’ascoltatore.

Futuristico è un po’ il discorso che facevamo prima: Cesenatico è il punto di partenza e di arrivo, ma visto da Saturno; il sogno, e il dare il senso di imprevedibile. Cosa che mi riesce più dal vivo che su disco, ma spero che presto la parte futurista riesca ad atterrare in maniera più definitiva anche nel disco.
E l’elettromeccanico è legato agli strumenti elettromeccanici che usiamo, e che a volte non ci permettono di arrivare alla fine del concerto.

08 aprile 2012

Martedi 24 aprile Bitch Party c/o Barrumba a Pinarella di Cervia. In concerto Zen Circus + Colapesce + Saluti Da Saturno (Lungomare Festival)



Martedi 24 aprile
Retro Pop - Queens - (Qualcosina)² - Party'n Stazione presentano
BITCH PARTY c/o Barrumba a Pinarella di Cervia

Ci siamo appena ripresi dal party di inaugurazione di venerdi 6 aprile ed é gia ora di prepararsi ad un nuovo super evento.
Martedi 24 aprile ritorna Bitch Party al Barrumba, l'unico club che si trova sopra la spiaggia e sotto le stelle.

All'interno della serata Bitch Party ci sarà il Lungomare Festival composto dalla seguente line up:
Zen Circus + Colapesce + Saluti Da Saturno
In coll. con Monogawa Back To Gawa

Trovate le prevendite del Lungomare Festival nei rivenditori Vivaticket e in questo link:
http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[evento]&id_evento=867542

Dj's Piero Emme - Matteo Bocca - Lappa - Elio - Marco Turci

Ore 20.30 apertura porte
ore 21.00 inizio Lungomare Festival
ore 00.30 Inizio Bitch Party

Bitch Party é una serie di eventi che si ripeterà al Barrumba nel corso della primavera e estate 2012

Per info 339-2140806
Per info navette salvapatente 3478978939
http://www.facebook.com/btchprty
Barrumba Pinarella di Cervia via Emilia, 125

Bio
THE ZEN CIRCUS
Nati per Subire - Busking Tour
marzo-aprile 2012
Periodo importante per la carriera ormai decennale degli Zen Circus. L'ultimo lavoro "Nati Per Subire" è stato il primo della loro carriera a restare per due settimane nella classifica Fimi ed il tour elettrico a seguito dell'album ha registrato numerosi sold-out nei migliori rock-club Italiani. Così dopo 25 date in tre mesi la band pisana si è fermata questo febbraio per riassestare il tutto ed organizzare il "Busking Tour": altri due mesi in giro per l'Italia, da marzo ad aprile, in versione stradaiola, elettro-acustica, arrabbiata.

"Ormai lo sapete quasi tutti: siamo nati come band di strada, dove abbiamo imparato a fare scempio degli strumenti acustici per ottenere la stessa intensità e lo stesso casino che si ottiene da quelli elettrici. Il "Busking Tour" si propone di sottolineare la nostra urgenza folk senza sacrificare un briciolo d'energia, anzi. I primi tre mesi di tour elettrico nei grandi club sono stati fantastici e ci hanno regalato molto, ci sembra ora giusto girovagare per due mesi in altri ambiti: dai locali fuori dalle rotte dei grandi tour ai teatri di provincia, dai club piccoli ma storici delle grandi città, alla passione di piccole associazioni che fanno la cultura del nostro territorio. E da maggio si ritorna all'aperto, ai festival, al tour elettrico. Vi aspettiamo." - The Zen Circus


BIO COLAPESCE
Lorenzo Urciullo non ama stare con le mani in mano: dopo un disco in inglese a nome Albanopower, un progetto ambizioso come Albanopumpkins (tributo italiano a “Mellon Collie & The Infinite Sadness”, il capolavoro degli Smashing Pumpkins, che ha avuto una discreta rilevanza internazionale, ricevendo anche l'apprezzamento di Billy Corgan) e il duo Santiago che con Alessandro Raina degli Amor Fou ha percorso in lungo e in largo l'Italia durante tutto il 2011, è arrivato il momento di Colapesce.

Anticipato da un EP pubblicato a maggio 2010 solo in digitale e poi ristampato a grandissima richiesta, “Un meraviglioso declino” sta facendo gridare al miracolo la critica e il pubblico. Ovunque si parla della rinascita di un nuovo cantautorato italiano figlio della tradizione ma che non si pone limiti e prova a guardare a quello che succede lontano dai nostri confini. Agli anni '70 riveduti e corretti da Wilco, John Grant e Fleet Foxes, giusto per fare un po' di nomi.

Registrato con strumenti e macchine vintage in diversi studi di registrazione italiani come il Posada Negro di Studios di Roy Paci, Le Officine Meccaniche a Milano, il Vertigo Studio di Siracusa e l'Alpha Dept di Bologna, “Un meraviglioso declino” vede la partecipazione di numerosi ospiti: il sodale Alessandro Raina, Sara Mazo (ex voce degli Scisma), Andrea Suriani dei My Awesome Mixtape, i cori di Lucia Manca e Grazia Negro, i fiati suonati da Mirko Onofri della Brunori Sas e quelli arrangiati e suonati da Roy Paci, autore anche delle orchestrazioni.
Della produzione si è occupato Giacomo Fiorenza, recentemente premiato come miglior produttore artistico del 2011, già dietro la console per Paolo Benvegnù, Offlaga Disco Pax, Moltheni e I Cani (tra gli altri).

Un lavoro ambizioso e collettivo, che proprio dal vivo trova la sua forma più compiuta grazie a una band di cinque elementi che irrobustisce il suono e offre una dimensione diversa rispetto a quella del disco, con scalette che variano di serata in serata, cover e altre sorprese assortite.

BIO SALUTI DA SATURNO
Valdazze è la realizzazione di un sogno, forse utopistico. Una città costruita negli anni ’60 per iniziativa del Cavaliere Silvio Giorgetti, che l’aveva immaginata come località turistica per artisti, tanto da averla definita Il villaggio del cantante. Mirco Mariani, autore e leader di questa piccola e folleFlexible Orchestra Da Pianobar Futuristico Elettromeccanico che sono i Saluti da Saturno, colpito dalle scritte che tuttora costellano i muri delle strade delle province circostanti (Arezzo, Forlì, Cesena) indicandone la direzione, ha deciso di dedicare il suo nuovo disco a questo paese, a questo sogno realizzato a metà (a quanto pare, nessun grande cantante è mai andato a viverci).


Un disco di canzoni dolci e delicate, i cui testi, splendidi, tutti firmati dallo stesso Mariani, ci raccontano le mille sfaccettature dell’amore con un linguaggio semplice ma altamente lirico e poetico, accompagnato da una musica sognante, altrettanto apparentemente semplice ma in realtà complessa, costruita con gli strumenti più insoliti.

L’atmosfera tra il luna park e un carillon dello strumentale La giostra meccanica ci introduce in questo viaggio a Valdazze, in questo mondo di suoni delicati, come delicate sono la musica e il testo del lento canto d’amore Tra noi, in cui spicca la presenza di Vincenzo Vasi (anima della band di Vinicio Capossela) ai cori e xilofono. I trascorsi di Mariani con Capossela si manifestano più marcatamente in L’ultimo giorno d’estate, con i suoi strani strumenti (optigan, ondioline, glassarmonica, celesta, vibraphonette e pure un piano giocattolo) e un testo molto bello, per una canzone d’amore poetica e non banale, cantata da Bruno Orioli.

Atmosfera vagamente caposseliana che ritroviamo anche in Bianco divano, sarà per il theremin di Vincenzo Vasi (un vero genio, oltre che probabilmente il migliore ad usare questo strumento dal suono incantevole e magico) ma anche per la visione poetica del testo, lirica e semplice ad un tempo, e per quei rumori in coda che sporcano la melodia.

Molto riusciti anche i brani più ritmati, come la scura L’amore ritrovato, con una grande interpretazione vocale di Roberto Greggi, per raccontare ancora l’amore, perso e ritrovato, e un messaggio nella bottiglia che forse non arriverà, perso tra le onde del mare, oppure la già conosciuta Hotel Miramare(era presente nel primo disco degli Ex il cui Valerio Corzani è coautore) con i fiati che danno un tocco di tex mex alla Calexico, ancora Vasi al theremin eFrancesco Arcuri (altro musicista della band di Capossela) alla sega sonora.

Di contro, risultano intensi e emozionanti i brani più minimali come l’intimistaFrammenti di notte, eseguita solo in due (ma con che sfoggio di strumenti! Mariani ai tamburi e teste di moro e Christian Ravaglioli al duduk e pianoforte a cristallo), e la splendida Lontano, solo voce e piano, e i suoni del theremin di Vasi, un piccolo capolavoro di delicatezza pop, una grande canzone d’autore.

I suoni di questo lavoro ci riportano sovente ad un mondo cinematografico del passato, come accade nel brano che dà il titolo a tutto il disco, Valdazze, con le sue atmosfere da anni ’50, forse ricordi di un mambo ascoltato in un film con Alberto Sordi, atmosfera da film in bianco e nero, colorato splendidamente dagli strumenti di Mirco Mariani. E non sarà un caso la presenza di un brano espressamente dedicato al Cinema, un canto d’amore per quest’arte, contrappuntato con una serie di strumenti ricercati, insoliti e strani (dulcitone, celesta, carillon, cristallarmonio) che trasformano i rumori in dolci melodie.

Scopriamo così che si può fare musica anche con i bicchieri, che accompagnano i suoni delicati di una chitarra classica e un violoncello in un’altra grande canzone d’amore (La bocca tua), un testo splendido che si chiude, e chiude il disco, con una frase che ancora una volta colpisce per la sua semplicità e poeticità ("la pelle tua riflette ormai, la vita mia trascorsa sai, tra le braccia tue").

Il secondo disco dei Saluti da Saturno non è solo la conferma della bravura ed ecletticità del Mirco Mariani musicista, ma è soprattutto la prova delle sue qualità compositive nella scrittura di musiche e testi.

11 marzo 2012

Venerdi 6 aprile ritorna Bitch Party c/o Barrumba Pinarella Di Cervia



Retro Pop - Queens - (Qualcosina)² - Party'n Stazione presentano
BITCH PARTY

Venerdi 6 aprile ritorna Bitch Party c/o Barrumba Pinarella di Cervia.
Dopo il successo dell'anno scorso ritorna il party nell'unico club che si trova sopra la spiaggia e sotto le stelle!

Live BRUNORI SAS(opening act Frei) in collaborazione con Monogawa
link per prevendite Brunori Sas: http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[evento]&id_evento=867460


ore 22.00 apertura porte
ore 22.15 Frei
ore 23.00 Brunori Sas
ore 00.30 Inizio Party

Dj's Piero Emme - Matteo Bocca - Lappa - Elio + Guest

Bitch Party é una serie di eventi che si ripeterà al Barrumba nel corso della primavera e estate 2012

Per info 339-2140806
Per info navette salvapatente 3478978939
http://www.facebook.com/btchprty
Barrumba Pinarella di Cervia via Emilia, 125




BRUNORI SAS
A due anni esatti dal pluripremiato Vol. 1 (Premio Ciampi 2009 come miglior esordio, Targa Siae/club Tenco 2010 come miglior esordiente), Dario Brunori torna con Vol. 2: Poveri cristi.
Con Vol.1, Brunori era riuscito a fissare nell' immaginario collettivo il suo universo personale. In Vol. 2 si lascia alle spalle la nostalgia e affronta di petto il presente, spostando lo sguardo sulle storie di vita altrui. I suoi Poveri cristi sono persone normali che compiono imprese normali, non giudicati dall’alto ma descritti con una pietas e una simpatia (nel senso greco di "soffrire insieme") che fanno di Brunori stesso un povero cristo.

I quasi due anni di tour regalano al nuovo disco una struttura più articolata (complice l'intervento della band e l'ospitata degli amici Dente e Dimartino); la scrittura è insieme amara e speranzosa, solo apparentemente tragica, quasi grottesca ma sempre estremamente realistica. La forma canzone è melodica e leggera, all'italiana.


Bio Frei
Frei nasce nel ‘79 a Bagno di Romagna.
Lavora come cantante e performer con Aidoru Associazione, per i progetti Carretti Musicali, Coro Corridore e TOPO (finalista Premio LIA LAPINI 2011 per la drammaturgia contemporanea).
Nel 2009 incide il disco “Canzoni della Penombra” (NDA Inerno 4 Records) con il gruppo Gli Ex, partecipando come Ospiti al Premio Tenco.
Il 7 novembre 2011 esce il suo primo disco solista:
“SULLE TRACCE DELLA VOLPE”,

08 marzo 2012

Ciao a tutti da Giorgio la Bestia!

Ciao a tutti, è il Georg Best che vi scrive: vi voglio chiedere scusa per non essere riuscito ad affrontare le ultime serate della stagione, avrei voluto tanto fare un party di chiusura con i fiocchi,
sarebbe stata la ciliegina sulla torta di questa stagione che fino all’interruzione è stata fantastica.
Senza entrare nei particolari che poi ci ripenso e divento triste, vi ripeto che i motivi dell’interruzione della stagione non sono dipesi da me ne dai ragazzi che organizzavano e pubblicizzavano le mie serate con orgoglio e passione, ma ci sono stati motivi tecnici che non abbiamo potuto risolvere che dipendono da altri e non da noi.
I live che mancano alla fine della stagione verranno recuperati entrambi al Barrumba a Pinarella di Cervia , Brunori Sas venerdi 6 aprile e Statuto venerdi 14 settembre nei Bitch Party in cui i ragazzi che si sono presi cura di me per questi due anni parteciperanno sempre come organizzatori e a cui do il mio in bocca al lupo piu sincero.
Per quanto mi riguarda io me ne staro’ fermo in quel di Montreal a riposare in quanto sono convinto che una situazione con il nome Georg Best in un’altra location che non sia questa dove sono nato non avrebbe senso.
Volete sapere se ci sarà un altro Georg Best l’inverno prossimo? Io lo vorrei tanto.
Detto questo, voglio ringraziare tutte le persone che sono venute a trovarmi, tutte le persone che hanno lavorato con me, gli organizzatori che mi hanno programmato e pubblicizzato per 2 anni, anni che sono stati fantastici e infine voglio ringraziare la band che hanno suonato sul mio palco in ordine di apparizione cronologica:
Lombroso, Nigel Clark (Dodgy), Jang Senato, Ojm, Last Killers, Andre Williams, Big John Bates, Amor Fou, The Tocsins, Morning Sound, Scott Matthew, Roses Kings Castles (Babyshambles), The Tamborines, Tokyo Sex Destruction, Small Jackets, The Sonics, Hollywood Sinners, Johnny & Mongo, Julie’s Haircut, Caffésport Orchestra, Skiantos, Non Voglio Che Clara, Shed Seven, One Dimensional Man, Giorgio Canali, Andrea Cola, Bugo, Corky, A Toys Orchestra, Boxeur The Coeur, Bud Spencer Blues Explosion, Hugo, Caffésport Orchestra.



Mi mancherete!

Giorgio La Bestia!

21 febbraio 2012

STATUTO+LENNON KELLY+ASSACHE live c/o Georg Best sabato 10 marzo ore 22.00



Il concerto di STATUTO + LENNON KELLY + ASSACHE sarà recuperato sabato 10 marzo al Georg Best!
chi ha comprato la prevendita per le date che abbiamo annullato la puo' tranquillamente utilizzare sabato 10 marzo!

05 febbraio 2012

Sabato 3 marzo Boys Don't Cry Party c/o Big Barrè a Pievesestina di Cesena (live DIAFRAMMA)



In via del tutto eccezionale la serata Georg Best si terrà di sabato, ovvero il 3 di marzo, al Big Barre a Pievesestina di Cesena in via Fossalta n. 2621
BOYS DON'T CRY PARTY sarà il titolo di questa nottata che si preannuncia di successo visto il live che presenteremo e le varie collaborazioni che ci sono.
Sul nostro palco abbiamo l'onore di ospitare i DIAFRAMMA che hanno scelto la nostra location per presentare il loro nuovo lavoro "Niente di Serio"
evento in collaborazione con Monogawa Back To Gawa.

La serata é in collaborazione con Venerdi Queens, Lego e Surfing Shop di Milano Marittima.
I dj's del party saranno Piero Emme - Matteo Bocca

Apertura porte ore 22.00
inizio Diaframma ore 23.00
inizio party ore 00.30

il post concerto é ad ingresso libero.


Le prevendite le trovate in questo link o nei punti vendita vivaticket
http://www.vivaticket.it/evento.php?id_evento=845331


Bio:
I Diaframma nascono a Firenze agli inizi degli anni ’80 in piena ondata post punk sotto la guida del compositore, chitarrista e poeta Federico Fiumani reclamando ed ottenendo immediatamente un posto importante tra i principali esponenti della new wave italiana. Nel 1984 la allora neonata Ira Records (etichetta fiorentina destinata a diventare riferimento fondamentale della musica alternativa italiana) pubblica il loro debutto su 33 giri Siberia, un disco di notevole spessore che li proietta ai vertici del circuito indipendente. Escono poi Tre Volte Lacrime (1986) e Boxe (1988), dischi che denotano il desiderio di emanciparsi musicalmente imboccando una via meno oscura e più eclettica. Dal 1989 Fiumani inizia a presentarsi anche come vocalist ed i dischi successivi sono testimonianza della sua ispirazione e di un’originale miscela fra rock e canzone d'autore.
Con il trascorrere del tempo il nome del gruppo si trasfigura nello pseudonimo di Federico Fiumani, leader e mente della band fiorentina che continua a produrre dischi e ad esibirsi dal vivo in tutta Italia. Melodie atipiche ed asprezze vocali per cantare d'amore e di vita vissuta in modo sempre incisivo e personale sono il marchio di fabbrica del nuovo corso dei Diaframma.
Camminando sul lato selvaggio pubblicato nel 2007, ha vinto il Premio italiano della musica indipendente quale miglior album autoprodotto, a conferma di una vena creativa che non ha perso ispirazione.
Nel 2008 è uscito Il dono album tributo ai Diaframma che vede la partecipazione di esponenti di spicco della scena indipendente italiana (Marlene Kuntz, Tre allegri ragazzi morti) a fianco di alcune delle più interessanti nuove leve del rock italiano (Le luci della centrale elettrica, Il Genio, Dente).
Nel 2009 viene pubblicato Difficile da trovare.
Nel 2011 è la volta di un live (Live 09.04.2009).
Nel 2012 il loro nuovo album Niente di Serio

12 gennaio 2012

Martedi 21 febbraio ONE STEP PARTY il Carnevale c/o Georg Best con Statuto (opening act by Lennon Kelly + Assache)

Eccolo il primo party 2012 del Georg Best!
Siamo gia pronti a tornare per una nuova serata avvincente composta da live + party!
Martedi febbraio ONE STEP PARTY c/o Georg Best, ilnostro party di Carnevale.
ONE STEP PARTY é il nome della festa e il locale é il Georg Best, sommiamo le 2 cose e il risultato é la bolgia!
I live di questo party saranno gli STATUTO e apriranno per loro i LENNON KELLY e gli ASSACHE.
Dj's: Matteo Bocca e Piero Emme.
Serata in collaborazione con Venerdi Queens.

Apertura porte ore 21.00
Opening act Assache ore 21.30
Opening act Lennon Kelly ore 22.00
Inizio live STATUTO ore 23.15
ONE STEP PARTY ore 00.30

Presentazione fotografica di Alessandra Foschi.
Ricordatevi che per ballare tutta la notte ci voglione le scarpe giuste!

per info- prenotazione tavoli - feste di compleanno - lauree 3392140806
per prenotazione navetta salvapatente 3478978939

Le prevendite per il live le potete trovare nei punti vendita Vivaticket o direttamente a questo link http://www.vivaticket.it/evento.php?id_evento=835288


Bio Statuto:
Gli Statuto sono una formazione italiana nata agli inizi degli anni ottanta. Devoti al movimento dei Mods, la band dichiara di essere l'unica formazione italiana ad incarnarne il vero spirito. Gli Statuto possono essere definiti come il primo gruppo capace di suonare Ska con testi in italiano. I loro primi due album, Vacanze del 1988 e il mini-Ip Senza di lei del 1990, vengono pubblicati sotto l'etichetta Toast Records. Nel 1992 partecipano al festival di Sanremo classificandosi ottavi con il brano "Abbiamo vinto il Festival di Sanremo".
Nel marzo dello stesso anno esce "Zighida'", che vende circa 40.000 copie, grazie anche al brano estivo Piera presentato al Festivalbar. Nel 1993 esce "E' tornato Garibaldi, disco dai contenuti molto impegnati e patriottici, mentre nel 1996 pubblicano "Canzonissime" e nel 1997 "Tempi Moderni"
. Da sempre ultrà della squadra del Torino, tanto da essere riconosciuti dalla Curva Maratona come complesso ufficiale, nel video del singolo "Un posto al sole" del 1998 compaiono tutti i giocatori del Torino impegnati in una partita di calcio.
Nel 1999 esce Riskatto, album prodotto da Carlo Ubaldo Rossi, contenente unicamente cover in italiano: 11 brani storici del primo ska-revival di complessi del calibro di Madness, The Specials e Bad Manners, e Selecter. Nel 2001 pubblicano "Il migliore dei mondi possibili", seguito nel 2003 dall'antologia "I Campioni siamo noi". Nel 2004 annunciano di non voler suonare più nella città di Torino a causa del boicottaggio da parte dei cosiddetti poteri forti della cultura e della musica torinese.
Nel 2005 esce "Sempre", nel 2007 "Come un pugno chiuso" e nel 2008, anniversario del loro 25° anno di carriera, pubblicano "Elegantemente rudi". Nel 2010 è il turno di "E' già domenica", la cui title-track dedicata a Gabriele Sandri (tifoso laziale ferito a morte da un agente di polizia) è diventata un vero e proprio successo su Youtube.

Bio Lennon Kelly:
Progetto derivante dall morbosa passione per la musica e per la terra in cui viviamo, la volontà è quella di allargare il bacino d'utenza inerenti i sostenitori della musica popolare, della strumentazione ( fattore che teniamo molto in considerazione) che permette alla musica stessa di esistere. La libertà di poter avere uno Spazio per tramandare storie e vecchie situazioni, poter unire l'odierno al ricordo senza passare da strade diverse. La musica deve lievitare l'animo di tutti e questa idea abbraccia la causa di padri, nonni e figli, tutti nel cerchio della tradizione e tutti nel cerchio genetico chiamato folklore. Un progetto che è sinonimo di causa da vincere, un'alternativa che ha sapore di affronto e ribellione. Questo è il progetto Lennon Kelly e gli strumenti WEB-RADIO, DISCO registrato in maniera professionale e una TOURNEE che faccia conoscere e rivivere i sapori e i suoni fuori regione siamo convinti siano i mezzi giusti per “ripopolare” e colorare ancora la sensibilità della gente di ruralità.

Bio Assache:
Nel giugno 2011 dopo lo scioglimento dei Red Think, ex band di Fede Gigi e Sandri, questi tre ragazzi decidono di creare un nuovo gruppo con l'idea chiara di suonare del sano pop-punk. Avendo già voce, chitarra e basso, trovano nel loro amico Dino un chitarrista e una voce assolutamente adatte per questo progetto.
Il tutto viene completato con l'arrivo di Brigo alla batteria, rinato dalle ceneri dei For Fun And Laugh.
I cinque iniziano subito a comporre e fare date nei pressi di Cesena proponendo sia varie cover che pezzi propri.
Nel Dicembre del 2011 registrano la loro prima demo:"One Step At A Time" presso la Fat Cino Records.