27 febbraio 2008

Venerdi 7 marzo live!!!! OJM al RetroPoP(opening by Heike as the giggles)


Nuovo appuntamento live al Retro PoP in collaborazione con Go Down Records!!!
Gli OJM provengono dalla provincia di Treviso e nascono a maggio del 1997.
Il gruppo è riuscito subito a farsi notare da giornalisti ed addetti ai lavori italiani, creando uno stile personale che abbina al rock grezzo sonorità psichedeliche, assorbendo in modo magistrale le lezioni di Blue Cheer, Black Sabbath, MC5, GRAND FUNK. Il loro primo disco "Extended Playing" uscito per Agitato Records/Venus nel febb. 2001 ha venduto più di 1000 copie; nel marzo 2002 la casa discografica Beard of Stars Records/Self ha pubblicato il primo album degli OJM, "Heavy", prodotto da PAUL CHAIN e, aiutato dal video di “The Sleeper” in rotazione nelle tv specializzate (Rock TV, ReteA, Mtv,ecc..), a distanza di pochi mesi, ha esaurito la prima tiratura del disco. Ad ottobre 2002, Massimo (Batteria) e Matteo (Basso), hanno continuato a collaborare con PAUL CHAIN suonando in due canzoni su "Container" (album edito da BEYOND PROD.) e accompagnandolo in tour per l'Italia; ma è con "Heavy" che parte l'avventura al di fuori dei confini italiani, sia grazie a Beard of Stars, distribuita in tutto il mondo (cargo, centurymedia, abraxas, high been music, self), sia dall'attenzione che le riviste estere hanno rivolto ad "Heavy" con tante recensioni ed interviste su giornali e webzine di tutto il mondo (Kerrag!, stonerrock.com, stonedgods, metal hammer Greco, Francese ecc…).
Nel frattempo lo stile e l'attitudine degli OJM ha virato verso lidi più rock 'n' roll, pubblicando a maggio 2003 lo split in 7" con gli inglesi Gorilla, sempre per Beard Of Star. A ottobre 2003 si chiudono nel loro studio personale per dare vita a “The Light Album”, uscito a maggio 2004 per Go Down Recors, distribuito in Italia da Audioglobe ed in Europa da Sonic Rendevouz, un album in leggero perchè lo stoner iniziale dei primi due album si è ammorbidito verso sonorità garage/psichedeliche, mantenendo comunque l'impatto ed il muro di suono che li ha sempre contraddistinti ma avvicinandosi a sonorità piu' sporche: la rabbia si è trasformata in aggressività! L’uscita del disco accompagnato dal video di “Talking About Revolutions” porta i nostri eroi sugli schermi delle maggiori music television italiane (MTV, ROCKTV, ALL MUSIC, ecc) ed un importante riscontro di pubblico e di critica.
Dal vivo hanno alle spalle miriadi di concerti e ben due tour in Inghilterra, live show intensi, selvaggi e travolgenti, degni dei migliori maestri d’oltreoceano, dividendo il palco con DKT / MC5, Motorpsycho, Brant Bjork, Gorilla, Marlene Kuntz, Hardcore Superstar, Nebula, Josiah, Fleshtones e molti altri.
Dopo l’uscita di “The Light Album” in squadra Alex Germany alla chitarra (al posto di Frank Puglie) ed Andrew Pozzy al basso (al posto di Matt Bordin) potenziando il loro groove e la loro energia, diventando un cannone che spara palle di decibel proponendo un mix di stoner, psichedelica e rock n roll zeppelinianamente sonico alla stesso tempo!!
Ad maggio 2006 è uscito “I GOT TIME” in vinile 7” edizione limitata 500 copie con ospite nel brano omonimo Brant Bjork ed a marzo 2007 sono entrati in studio con un produttore d’eccezione: Michael Davis degli storici MC5! L’album “Under The Thunder” è uscito a fine ottobre con ottimo successo di critica e pubblico ed ora saranno in tour in francia e germania nei piu’ rinomati festival estivi!




Heike has the giggles (= Heike ha la ridarella) sono: Emanuela Drei (voce e chitarra), Matteo Grandi (basso e voce) e Guido Casadio (batteria). Vent’anni in media.
Il trio si forma nel Settembre 2006 a Solarolo, piccolo paesino in provincia di Ravenna relativamente noto.
Due demo all’attivo, "Next, please" (Maggio 2007) e “How to giggle” (Novembre 2007), ed una ventina di concerti in Emilia-Romagna; tra i più importanti: M.E.I. 2007 (in seguito al raggiungimento del primo posto nel concorso Faenza Rock 2007), Vox Club e Diagonal Loft Club.
Di loro è stato detto: << Nervosi, ariosi, briosi, fantasiosi. Sappiate che gli Heike has the giggles sono come se PJ Harvey cantasse con gli Arctic Monkeys, come se Patti Smith fosse stata adottata dalla band del primo Joe Jackson, come se Laura Pausini non fosse mai esistita. >>

16 febbraio 2008

Venerdi 22 febbraio Atari al Retro PoP(opening act by Strawberry fields)



Venerdi 22 febbraio il palco del Retro PoP di cesena sara' lieto di ospitare dalle ore 23 gli Atari!!!apriranno la serata per loro Gli Strawberry fields!!!


Gli Atari sono la più “fresca” ed interessante band in circolazione nella scena indipendente napoletana (e non solo). Sono solo in due: Player 1, che suona contemporaneamente batteria, tastiere e synth – oltre a cantare - e Player 2 (basso e voce). La loro musica è un frullato allucinante di electro-pop, synth-rock a 8 bit (?!), inflessioni new wave e melodie irresistibili. Riferimenti? Immaginate i Beatles impegnati a giocare a “Pong”, o i Blur alle prese con gli “Space Invaders”…o ancora: i Soulwax inseguiti dai fantasmini di Pac Man! A gennaio 2007 è stato pubblicato (da Midfinger Records) un album tributo a David Bowie, intitolato "Repetition Bowie ", nel quale sono presenti anche gli Atari, con una fantastica cover di "Hello spaceboy". Un loro brano è stato inoltre incluso nella compilation “Bit Beat” (dedicata alla scena micromusic italiana), pubblicata recentemente dall’etichetta “To Lose La Track” (distribuzione Audioglobe).
Il loro disco d'esordio (prodotto da Mario Conte, già al lavoro con Meg ed Epo, tra gli altri) è stato masterizzato allo Skyline-tonfabrik Studio di Düsseldorf. S'intitola "Sexy games for happy families" ed è uscito a gennaio 2008 per la neonata Freakhouse Records (distribuzione nazionale curata da Venus).


Gli Strawberry Fields nascono nel febbraio 2006 con l'intento di proporre brani molto orecchiabili e potenti cercando allo stesso tempo di mantenere inalterata la melodicità dei pezzi.Lo stile del gruppo si può definire Brit , influenzato da Radiohead, Coldplay, Muse,The Killers eThe Beatles.........
Nel febbraio 2007 viene ultimato Easy,Sex, Love, Happines E.P composto da sette tracce registrate ai Suburbia Music Studios di Bagnacavallo.
Attualmente la band sta lavorando alla realizzazione di un secondo E.P di cui hanno già registrato una traccia "Born Under Sight".
Date significative: Bronson Club, Motor show di Bologna ospiti da Red Ronnie, Vidia Rock Club, Rock Planet Club, M.e.i di Faenza, Sonix Music Hall.......

11 febbraio 2008

Bravissimi!!!

Approfitto di questo post per ringraziare gli Amor Fou,gli Stones of Venice e i Tiny Tide per la serata di venerdi 8 febbraio e per la disponibilita' e professionalita' mostrata....un grazie sentito anche all'Alessandra dei Pitch che per l'occasione ci ha regalato la sorpresa di salire sul palco proprio con gli Amor Fou e ci ha tenuto compagnia fino a notte inoltrata!Lo spettacolo e' stato stupendo!!!!!!
Grazie a tutti
Lo staff del Retro PoP!!!

04 febbraio 2008

Venerdi 8 Febbraio AMOR FOU al Retro PoP!!!



Venerdi 8 febbraio ritorna Retro PoP con un super-evento live!!!!
Sul palco del Retro PoP questa settimana suoneranno gli Amor Fou e apriranno la serata per loro gli Stones of Venice e i Tiny Tide.

AMOR FOU
Gli Amor Fou presenteranno il loro primo album intitolato “La Stagione Del Cannibale” e pubblicato da Homesleep.Amor Fu nasce a Milano nel 2006.
L'amour fou che devasta e distrugge, privo di qualsiasi remora e regola, che entra all'improvviso in una vita, la sconvolge e non può essere arginato è uno dei temi ricorrenti nella cultura francese. La letteratura, da Breton alla Duras, come la cinematografia, dall'ormai "classico" Truffaut, a Louis Malle al giovane Carax, hanno, anche in anni recenti, fatto riflettere sul turbine che può piombare su ogni vita, su questo fuoco incontrollabile e sempre inevitabilmente collegato alla morte. Cesare Malfatti è fra i fondatori dei La Crus, fra i principali esponenti del cantautorato italiano moderno. E' impegnato insieme a Stefano Ghittoni nel progetto downbeat The Dining Rooms. Leziero Rescigno, multistrumentista, ha legato il suo nome a diversi progetti musicali, fra cui La Crus, Dining Rooms, LeMoko, Soulmio. Alessandro Raina ha al suo attivo due dischi solisti e ha collaborato come frontman con Giardini di Mirò e Noorda. Luca Saporiti architetta il progetto Lagash, produce dischi e suona il basso nei La Crus .
Folgorati dalla vicenda personale di una coppia di ex amanti i quattro musicisti iniziano a scrivere un disco ispirato a una storia vera di amore/odio, lungo una stagione che attraversa quarant'anni di cronaca italiana, fra pop, rock e canzone impegnata.
Il risultato è un album che porta in grembo il cantautorato italiano in un viaggio fra Londra, Parigi e Berlino.
Una scrittura che omaggia Battisti, Tenco, Radiohead, Notwist e Blonde Redhead.



TINY TIDE
Se i Gorky’s Zygotic Mynci venissero dalla Romagna probabilmente suonerebbero come i Tiny Tide. Nati come cover band del poliedrico Mark Zonda, con gia’ all’attivo le produzioni indipendenti “Feel the Blank” (2000) e “Heaven EP” (2002), la band ripropone in chiave indie e avant-pop i brani della produzione musicale più recente e dell’imminente uscita di “The Ronta EP”.

Il nome della band è stato scelto semplicemente per la musicalità del suono, ma anche come parodia del termine assai più pretenzioso “New Wave”, in quanto i Tiny Tide puntano tutto su melodie semplici, dirette ma mai scontate, con una cura molto attenta dei testi in lingua inglese.

Il futuro singolo “Girls From Ronta” ha goduto di alcuni passaggi radiofonici su diverse trasmissioni di musica indipendente, e verrà pubblicato in Spagna per l’etichetta “Bon Vivant Records”, in una raccolta di musica indie-pop internazionale.

Con echi di Elvis Costello, Flaming Lips e Modern Lovers , la band propone in una versione più rock i brani realizzati dal cantante polistrumentista con l’aiuto di Manuel al basso e violino, Dendrix alla chitarra elettrica solista, Mic Starr alla batteria e Nicolas alle tastiere, dando ai brani una rivisitazione più marcata, diretta e incisiva.

La band non ha ancora un anno di vita in attivo, e debutta al Retro Pop con una formazione parzialmente rinnovata, ma nonostante la sua giovane età ha già all’attivo concerti con Heike has the giggles, Clever Square, gli svedesi Holmes, e gli inglesi Santa Dog, mentre il brano “The Psychopath At The Club” vede la partecipazione di Fabio Benni dei The Man Avec Le Lunettes e “Rock the Empire” apparirà nel prossimo album dell’artista inglese Le Bleu in “The Rise and The Fall of Le Bleu”.

Con future collaborazioni con gli svedesi Lacrosse e la band elettropop messicana Belanova, le cui cover di “Go Ego Go” e “Nigno” (ora “Girlfriend) appariranno come “b-sides” del prossimo EP, I Tiny Tide sembrano volere entrare nel mondo dell’Indie Pop col passo deciso di chi sceglie il mondo come sua personale pista da ballo. A voi il piacere di scoprirli.

Stones of Venice


Se durante la ricerca di validi gruppi emergenti vi capitasse di imbattervi in qualche concerto degli Stones Of Venice, gruppo composto da due ragazze e quattro ragazzi, mettetevi comodi e appoggiate il bicchiere.. Non è solo la grande passione per la musica a tenere uniti questi ragazzi della provincia di Cesena, bensì il desiderio di riuscire a suscitare le emozioni più intense tramite un linguaggio musicale molto personale, non predefinito ed in continua evoluzione. Attenti a far emergere dai brani lo spirito collettivo del gruppo, senza preconcetti di stile, questi ragazzi cercano di esprimersi attraverso melodie innovative, per nulla scontate o banali, risultato di anni di studi, costanza e sogni nel cassetto. Ciò che colpisce di più degli Stones of Venice è l’originalità delle canzoni, la ricercatezza dei suoni e il mistico potere del pianoforte, che dona un sapore classicheggiante a motivi musicali ancor piu’ unici ed inimitabili. Questo gruppo continua a regalarmi emozioni ogni volta che, ascoltandone le canzoni e seguendoli nelle loro serate, mi abbandono al piacere ed al potere della loro musica, una musica che arriva nel profondo dell’anima e lascia il segno. Non ci credete? Provate ad ascoltarli e vi accorgerete che la voce del cantante, accompagnata dall’abile amalgama degli strumenti, non potrà essere dimenticata facilmente.
In definitiva, parliamo di un gruppo che merita tutta l’attenzione e la stima che gli è stata dimostrata negli ultimi tempi, dividendo concerti sold-out con band del livello di ..A Toys Orchestra ed Edwood. Diamo spazio al talento!
recensione degli stones of venice a cura di Silvia Decarli