21 febbraio 2010

Venerdi 26 febbraio Pete Molinari(Uk) live ore 23 + dj guest Luchino(Small Jackets)+ Ingresso Libero



Dopo un grande venerdi con gli Still Flyin eccoci all'ultima serata di Febbraio prima di approdare a Marzo!
Grande evento live Retro Pop venerdi 26 Febbraio.
Ritorna in Italia esclusivamente per una notte e il Retro Pop è il locale fortunato che potrà ospitare Pete Molinari.
Alle ore 23 sul palco del Retro Pop e a seguire il dj set di Piero Emme, Matteo Bocca e Luchino(Small Jackets-Bob Ce').Ingresso Libero.
Ricordiamo che la serata é in collaborazione con la palestra Injoy che per l'occasione sarà a cena con noi e proseguirà la serata fino a notte fonda!
Ci vediamo venerdi per una serata da urlo!!!

Bio Pete Molinari
Nato nel Kent ventidue anni fa, in Inghilterra, in una famiglia dalle origini etniche variegate (maltesi, egiziane, italiane) , Molinari ha lasciato a bocca aperta gli stessi artisti che avevano conosciuto Dylan da vicino quando, con una chitarra e una manciata di canzoni, è partito da solo per New York. Doveva rimanerci un mese, ma alla fine ha trascorso due anni viaggiando su e giù per l’America. E lì si è fatto le ossa, incontrando musicisti e suonando nei club.
A Virtual Landslide è il suo debutto discografico, in cui Hank Williams e Johnny Cash si incontrano passando attraverso Guthrie e Dylan. Influenze non casuali, visto che questi sono i dischi con cui Molinari è cresciuto mentre i suoi coetanei ascoltavano Nirvana e brit pop.
L’album è registrato al Toe –Rag Studios di Londra, stesso studio degli album dei White Stripes, ed è prodotto da Liam Watson.

14 febbraio 2010

Venerdi 19 febbraio Still Flyin sul nostro palco alle ore 23.00 + sfilata di Moquette!Poi come di consueto festa fino al mattino!Ingresso Libero



Dopo il successo del piratesco party di carnevale, eccoci gia pronti ad un altro "venerdi da leoni".
Sul nostro palco saliranno gli americani Still Flyin, band che vi consigliamo vivamente di non perdere!
Subito dopo il live ci sarà la sfilata di presentazione della collezione primaverile 2010 del negozio di Cesenatico Moquette.
Dopo la sfilata i nostri dj vi porteranno a ballare fino al mattino!!
Il tutto chiaramente a Cesenatico presso L'oft ad ingresso libero.

Bio Still Flyin
Numerosissimo combo di San Francisco (15 persone di base, con infinite partecipazioni durante i live), gli Still Flyin’ ci portano all’interno di una vera e propria festa, che si dipana lungo i 10 brani del loro “Never Gonna Touch The Ground”, grazie ad un riuscito mix tra ritmi in levare dub-ska e melodie e chitarre di chiara matrice indie rock, con cori alla Architecture In Helsinki. Esperimento che potrebbe sembrare azzardato, ma che si rivela assai convincente, sulla scia per esempio dell’ondata newyorkese capitanata da Vampire Weekend e Yeasayer, con un’attitudine più casinista e party-oriented rispetto a questi ultimi. A guidare il supergruppo (con membri di Love Is All, Ladybug Transistor e Aislers Set tra gli altri) in questa stramba avventura è Sean Rawls, trapiantato nella baia da Athens, in Georgia, dove suonava onesto indie rock in band come i Masters of the Hemisphere o i Je Suis France. L’ispirazione per la nascita della band, secondo la biografia ufficiale, viene dalla scrittura del brano che apre e dà il titolo al disco, 2 minuti di pura allegria, grazie a una perfetta base rocksteady e a cori spensierati. Ciò che segue è assolutamente caleidoscopico e rutilante, a partire da “Following The Itinerary”, dove il dub si scontra con gli Architecture in Helsinki, passando per “Forever Dudes”, al crocevia tra ska giamaicano alla Hepcat e i Flaming Lips, fino ai sette minuti di “Good Thing It’s A Ghost Town Around Here”, anche questa tra il gruppo di Cameron Bird e poliritmie che spaziano dal dub agli Animal Collective per poi sfociare in una jam in levare. Jam che prosegue, come è chiaro fin dal titolo, in “Act Of Jamming”, per poi lasciare spazio alla breve e nervosa “The Hottchord Is Struck”. Nella seconda parte del disco le suggestioni etniche diminuiscono, restando comunque sullo sfondo, come ad esempio in “No Go Kart Ideas”, con un paio di crescendo che potrebbero ricordare gli Arcade Fire, o in “Haunted”, in cui si alternano chitarre indie anni ‘90 e fiati tra ska e big band. C’è anche spazio per un brano in cui rilassarsi, cioè “Dead Memory Man Houses”, ballata indie abbastanza classica, prima della fine del party, affidata a “Aerosmith Take Me…”, dalle parti dei Vampire Weekend, con quel tocco di vita in più dato dai fiati che spuntano qua e là. Una gran bella festa, lasciatevi invitare

07 febbraio 2010

Venerdi 12 febbraio Festa di carnevale al Retro Pop!I Pirati in concerto ore 23.00!tutti travestiti e in bolgia!!Ingresso Libero!



Pronti per il party di carnevale piu in botta della riviera????
Noi si!!!
Venerdi 12 febbraio il Retro Pop presso L'oft a Cesenatico si veste da pirata!Non c'era tema che ci sembrasse piu adatto alla location in cui ci troviamo. I pirati infatti non faranno molta fatica da Cesenatico ponente a raggiungere la nostra location.
Per cui, bucanieri, filibustieri...preparatevi perche' il party sara indimenticabile.
Per l'occasione saliranno sul palco(guarda caso) I Pirati, storica band della zona Cesena Cesenatico alle ore 23.00.
L'ingresso sarà libero e la voglia di andare in botta si impossesserà di voi!!!!
Travestiamoci tutti e riempiamo di bolgia il Retro Pop!!!


Bio dei Pirati
I Pirati nascono nel 1992 sulle ceneri delle “Scorie” e dei “Rockerduck”, band psichedelica romagnola, la prima e rockabilly, la seconda, dei primi anni ottanta. I Pirati nascono quasi per scherzo, come la maggior parte delle cose belle della vita, con l’idea di ripercorrere in chiave originale le strade del beat-pop italiano della metà degli anni sessanta. “...Ecco perché ci vestiamo da Pirati, per rispecchiare la pura tradizione di quegli anni, tutta italiana, di travestirsi coerentemente con l’immagine che il nome del gruppo evocava. Gli esempi sono tanti dai Corvi stessi, ai Ragazzi dai Capelli Verdi, i Cavernicoli …ecc.” I Pirati attualmente sono: Matteo Gaggi (cap. Flint) chitarra e voce, Gianluca Pasini (Fegato) tamburi, Elena Barducci (Amelia) chitarra e voce, Marco Fabbri (Ulcera) basso. “Il nome deriva dall’idea di travestirsi, travestirsi da Pirati ovviamente …e poi ci identificavamo parecchio in quel nome lì, per questo abbiamo pensato di tenerlo nonostante l’abuso che ormai se ne sta facendo un po’ qui un po’ là (vedi I Pirati dei caraibi e compagnia bella…)”. Fin dal 1992 la storia dei Pirati si è caratterizzata per l’intensa attività concertistica, con all’attivo quasi 500 spettacoli sparsi nei locali e nei circoli “live” di gran parte d’Italia con qualche “capatina” all’estero.
Lo spettacolo che i Pirati propongono è fatto di pochi e semplici ingredienti …che del resto sono quelli che hanno confezionato la storia del rock & roll: chitarre taglienti come lame, coretti a 3 voci in puro stile swingin london, batteria sbidonata alla Keith Moon e basso sempre o quasi sopra le righe. La sfida è quella di correre lontano attraverso quello stile, aggiornandolo alle possibilità, ai linguaggi e ai sentimenti di questo tempo ...guai a rifugiarsi passivamente nell’antico. “Non ci siamo mai posti il problema di cantare in una lingua differente da quella che parliamo tutti i giorni se non in qualche cover classica; non è stata una scelta quella di cantare in italiano ma la naturale continuità di chi ama la cultura italiana e vuole comunicare qualcosa nell’ambito di questa cultura.” Oltre ai numerosi concerti appartiene alla storia dei Pirati la partecipazione a numerose trasmissioni televisive, tra queste il trofeo “Roxy Bar”, condotto da Red Ronnie, che nell’edizione del 1999 li ha visti raggiungere il 2° posto.