04 febbraio 2008

Venerdi 8 Febbraio AMOR FOU al Retro PoP!!!



Venerdi 8 febbraio ritorna Retro PoP con un super-evento live!!!!
Sul palco del Retro PoP questa settimana suoneranno gli Amor Fou e apriranno la serata per loro gli Stones of Venice e i Tiny Tide.

AMOR FOU
Gli Amor Fou presenteranno il loro primo album intitolato “La Stagione Del Cannibale” e pubblicato da Homesleep.Amor Fu nasce a Milano nel 2006.
L'amour fou che devasta e distrugge, privo di qualsiasi remora e regola, che entra all'improvviso in una vita, la sconvolge e non può essere arginato è uno dei temi ricorrenti nella cultura francese. La letteratura, da Breton alla Duras, come la cinematografia, dall'ormai "classico" Truffaut, a Louis Malle al giovane Carax, hanno, anche in anni recenti, fatto riflettere sul turbine che può piombare su ogni vita, su questo fuoco incontrollabile e sempre inevitabilmente collegato alla morte. Cesare Malfatti è fra i fondatori dei La Crus, fra i principali esponenti del cantautorato italiano moderno. E' impegnato insieme a Stefano Ghittoni nel progetto downbeat The Dining Rooms. Leziero Rescigno, multistrumentista, ha legato il suo nome a diversi progetti musicali, fra cui La Crus, Dining Rooms, LeMoko, Soulmio. Alessandro Raina ha al suo attivo due dischi solisti e ha collaborato come frontman con Giardini di Mirò e Noorda. Luca Saporiti architetta il progetto Lagash, produce dischi e suona il basso nei La Crus .
Folgorati dalla vicenda personale di una coppia di ex amanti i quattro musicisti iniziano a scrivere un disco ispirato a una storia vera di amore/odio, lungo una stagione che attraversa quarant'anni di cronaca italiana, fra pop, rock e canzone impegnata.
Il risultato è un album che porta in grembo il cantautorato italiano in un viaggio fra Londra, Parigi e Berlino.
Una scrittura che omaggia Battisti, Tenco, Radiohead, Notwist e Blonde Redhead.



TINY TIDE
Se i Gorky’s Zygotic Mynci venissero dalla Romagna probabilmente suonerebbero come i Tiny Tide. Nati come cover band del poliedrico Mark Zonda, con gia’ all’attivo le produzioni indipendenti “Feel the Blank” (2000) e “Heaven EP” (2002), la band ripropone in chiave indie e avant-pop i brani della produzione musicale più recente e dell’imminente uscita di “The Ronta EP”.

Il nome della band è stato scelto semplicemente per la musicalità del suono, ma anche come parodia del termine assai più pretenzioso “New Wave”, in quanto i Tiny Tide puntano tutto su melodie semplici, dirette ma mai scontate, con una cura molto attenta dei testi in lingua inglese.

Il futuro singolo “Girls From Ronta” ha goduto di alcuni passaggi radiofonici su diverse trasmissioni di musica indipendente, e verrà pubblicato in Spagna per l’etichetta “Bon Vivant Records”, in una raccolta di musica indie-pop internazionale.

Con echi di Elvis Costello, Flaming Lips e Modern Lovers , la band propone in una versione più rock i brani realizzati dal cantante polistrumentista con l’aiuto di Manuel al basso e violino, Dendrix alla chitarra elettrica solista, Mic Starr alla batteria e Nicolas alle tastiere, dando ai brani una rivisitazione più marcata, diretta e incisiva.

La band non ha ancora un anno di vita in attivo, e debutta al Retro Pop con una formazione parzialmente rinnovata, ma nonostante la sua giovane età ha già all’attivo concerti con Heike has the giggles, Clever Square, gli svedesi Holmes, e gli inglesi Santa Dog, mentre il brano “The Psychopath At The Club” vede la partecipazione di Fabio Benni dei The Man Avec Le Lunettes e “Rock the Empire” apparirà nel prossimo album dell’artista inglese Le Bleu in “The Rise and The Fall of Le Bleu”.

Con future collaborazioni con gli svedesi Lacrosse e la band elettropop messicana Belanova, le cui cover di “Go Ego Go” e “Nigno” (ora “Girlfriend) appariranno come “b-sides” del prossimo EP, I Tiny Tide sembrano volere entrare nel mondo dell’Indie Pop col passo deciso di chi sceglie il mondo come sua personale pista da ballo. A voi il piacere di scoprirli.

Stones of Venice


Se durante la ricerca di validi gruppi emergenti vi capitasse di imbattervi in qualche concerto degli Stones Of Venice, gruppo composto da due ragazze e quattro ragazzi, mettetevi comodi e appoggiate il bicchiere.. Non è solo la grande passione per la musica a tenere uniti questi ragazzi della provincia di Cesena, bensì il desiderio di riuscire a suscitare le emozioni più intense tramite un linguaggio musicale molto personale, non predefinito ed in continua evoluzione. Attenti a far emergere dai brani lo spirito collettivo del gruppo, senza preconcetti di stile, questi ragazzi cercano di esprimersi attraverso melodie innovative, per nulla scontate o banali, risultato di anni di studi, costanza e sogni nel cassetto. Ciò che colpisce di più degli Stones of Venice è l’originalità delle canzoni, la ricercatezza dei suoni e il mistico potere del pianoforte, che dona un sapore classicheggiante a motivi musicali ancor piu’ unici ed inimitabili. Questo gruppo continua a regalarmi emozioni ogni volta che, ascoltandone le canzoni e seguendoli nelle loro serate, mi abbandono al piacere ed al potere della loro musica, una musica che arriva nel profondo dell’anima e lascia il segno. Non ci credete? Provate ad ascoltarli e vi accorgerete che la voce del cantante, accompagnata dall’abile amalgama degli strumenti, non potrà essere dimenticata facilmente.
In definitiva, parliamo di un gruppo che merita tutta l’attenzione e la stima che gli è stata dimostrata negli ultimi tempi, dividendo concerti sold-out con band del livello di ..A Toys Orchestra ed Edwood. Diamo spazio al talento!
recensione degli stones of venice a cura di Silvia Decarli

Nessun commento: